Sostegni bis: Nuovo contributo a fondo perduto

Sostegni bis: Nuovo contributo a fondo perduto

Con il Decreto Sostegni bis pubblicato il 25/05/21 viene introdotto un nuovo contributo a fondo perduto con il fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica COVID-19.

Il decreto sostegni bis prevede una serie di contributi a fondo perduto per 15 miliardi di euro. Questi fondi sono destinati a tutti i soggetti con partita IVA che svolgono varie attività: d’arte, impresa o professione. Inoltre, sono rivolti anche ai soggetti non commerciali e del terzo settore.

L’obiettivo di questo nuova misura, infatti, è aumentare l’audience a cui è rivolto il nuovo contributo a fondo perduto.

Nello specifico vi sono 4 tipi di contributo a fondo perduto:

Nuovo contributo a fondo perduto destinato ai soggetti con partita IVA

Il contributo è riconosciuto a tutti i soggetti

  • con partita IVA attiva alla data di entrata in vigore del decreto sostegni bis
  • che abbiano presentato istanza e ottenuto il riconoscimento del contributo a fondo perduto previsto dal decreto-legge 22 marzo 2021 n.42
  • che non abbiano indebitamente percepito o restituito tale contributo.

Il nuovo contributo a fondo perduto spetta nella misura del 100% del contributo già riconosciuto nel decreto-legge 22 marzo (Sostegni uno) ed è corrisposto dall’Agenzia delle entrate attraverso:

  1. Credito d’imposta qualora il richiedente abbia effettuato tale scelta in sede di DL Sostegni uno, oppure
  2. Accreditamento diretto sul conto bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

Nuovo contributo a fondo perduto per partite Iva già beneficiarie

sostegni bis

I soggetti che, dopo aver presentato domanda per il riconoscimento del contributo previsto nel Sostegni uno e ne abbiano beneficiato, potranno ottenere automaticamente l’eventuale maggior valore del contributo previsto dal nuovo decreto.

Questo secondo tipo di aiuto è rivolto agli operatori maggiormente colpiti dall’emergenza COVID-19. Nello specifico, come si legge nel testo ufficiale del decreto, a tutti quei soggetti che svolgono attività d’impresa, d’arte o professione o che producono reddito agrario, titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello stato.

Inoltre, è necessario che i ricavi o compensi dei soggetti non siano superiori a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del decreto.

L’ultimo requisito riguarda l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021. E’ necessario che sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.

Il contributo a fondo perduto non spetta, in ogni caso, a soggetti la cui la partita IVA risulti non attiva alla data di entrata in vigore del decreto ed enti pubblici.

Per i soggetti che hanno beneficiato del contributo a fondo perduto del primo Sostegni, l’ammontare di questo nuovo contributo è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale sulla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020 come segue:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Nuovo contributo a fondo perduto per i nuovi beneficiari

sostegni bis

Per i soggetti che non hanno beneficiato del contributo a fondo perduto del Sostegni Uno, l’ammontare di questo contributo è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020 come segue:

  • 90% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro
  • 70% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Per tutti i soggetti, l’importo di questo contributo non può essere superiore a 150mila euro.

Nuovo contributo a fondo perduto per partite Iva che presentano un peggioramento del risultato economico

Questo tipo di contributo a fondo perduto è riconosciuto:

  • a tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione e che producono reddito agrario
  • ai titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato
  • solo ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto
  • in caso di peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, in misura pari o superiore alla percentuale definita con decreto del Ministro dell’economia.

Comunque, l’importo del contributo non può essere superiore a 150mila euro e non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta.

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