Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto Sostegni) hanno previsto “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19”, in ragione del protrarsi dello stato di emergenza, ma a chi spetta il decreto Sostegni? .
I decreti hanno messo a disposizione sia misure di sostegno ad hoc, sia la semplificazione dei requisiti di accesso alle indennità esistenti.
Che cos’è il Decreto Sostegni?
Il Decreto Sostegni del Governo Draghi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale come DL 41/2020 in vigore dal 23 marzo 2021. Il nuovo decreto economico che prevede a sostegno dei redditi, tutele per il lavoro ed indennizzi per le imprese danneggiate dal COVID-19 e dei vari DPCM.
Il Decreto Sostegni, dunque, è il nuovo “ristori 5”, ma a differenza di questo, prevede un’area più ampia di aiuti, che riguardano tutte le Partite IVA a prescindere dai codici Ateco.
A quanto ammontano gli aiuti previsti dal Decreto Sostegni?
Agli esercenti attività di impresa, arti o professione e ai produttori di reddito agrario che dimostrino un calo di almeno il 30% del fatturato medio del 2020 rispetto al fatturato medio del 2019, spetta un contributo calcolato sulla differenza tra le due medie mensili 2019 e 2020 pari al:
- 60% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 non superiori a 100.000 euro;
- 50% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 100.000 e fino a 400.000 euro;
- 40% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 400.000 e fino a 1.000.000 euro;
- 30% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 1.000.000 e fino a 5.000.000 euro;
- 20% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 5.000.000 e fino a 10.000.000 euro.
In ogni caso, il contributo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per quelle diverse da persone fisiche.
Non potrà, inoltre, superare l’importo di 150.000 euro.
Ai soggetti avviati dopo il 01.01.2019, il contributo spetta anche in assenza del calo di fatturato. Tale calcolo, comunque, andrà elaborato per stabilire il quantum del ristoro prendendo a riferimento i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA.
Indennità
Oltre a ciò, il decreto prevede un’indennità pari a 2.400, a favore di determinate categorie di soggetti, ossia a lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo.
Per quanto concerne i lavoratori in ambito sportivo, l’indennità in questione può oscillare tra i 1.200 e i 3.600, a seconda del valore dei compensi percepiti nel 2019.
Definizione Agevolata Avvisi Bonari Agenzia delle Entrate
Il Decreto Sostegni prevede la definizione agevolata degli avvisi bonari per imposte sui redditi e IVA.
Tale agevolazione è rivolta ai soggetti che hanno subito una riduzione superiore al 30% del volume d’affari dell’anno 2020 rispetto al volume d’affari dell’anno precedente, come risultante dalle dichiarazioni annuali dell’imposta sul valore aggiunto presentate entro il 30.04.2021.
Per i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA si considera l’ammontare dei ricavi o compensi risultante dalle dichiarazioni dei redditi presentate entro il 30.11.2021.
La definizione agevolata è, dunque, riservata agli operatori economici con partita IVA e non riguarda, pertanto, le persone fisiche non titolari di partita IVA.
A chi spetta il Decreto Sostegni?
Riassumendo il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni spetta a:
- esercenti attività di impresa, arti o professione e ai produttori di reddito agrario.
- titolari di partita IVA
- residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.
Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
Il contributo a fondo perduto per le partite Iva spetta però anche in assenza dei requisiti di fatturato per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
A chi non spetta il Contributo a Fondo Perduto del Decreto Sostegni?
Il contributo non spetta ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto e a coloro che hanno attivato la partita IVA dopo tale data.
Come accedere alle opportunità introdotte dal Decreto Sostegni?
Omnia Consulting Italia, grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore di consulenza (fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food) è in grado di cogliere e sfruttare a pieno ogni opportunità introdotta dal Decreto Sostegni a favore della vostra azienda.
La nostra Mission, infatti, si basa sulla risoluzione a 360° delle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno in molteplici ambiti, grazie anche alle ottime capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.
Per qualsiasi dubbio e/o informazione non esitate a contattarci.
Tieniti aggiornato su tutte le opportunità e novità sul mondo della finanza e dell’economia. Iscriviti qui in basso alla nostra Newsletter!