Categorie
Consulenza Finanziaria

Nuovo Stralcio dei Ruoli del Decreto Sostegni

Per far fronte alle difficoltà economiche e sociali causate dalla pandemia del COVID-19, il governo ha introdotto il Decreto Sostegni contenente diverse novità ed agevolazioni per le imprese, come il Nuovo Stralcio dei Ruoli.

Cos’è

Il Decreto Sostegni, tra le sue novità, introduce la misura che prevede lo stralcio dei ruoli e delle cartelle datati dal 2000 al 2010, alla data di entrata in vigore del DS, fino a 5.000€.

Tra i requisiti per poter avere accesso al condono vi è un limite di reddito di 30.000 euro nel 2019.

A chi si rivolge

Per accedere a questa misura devono essere incontrati dei requisiti:

  • Per quanto riguarda i soggetti differenti dalle Persone Fisiche è necessario che abbiano percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro.
  • Per le Persone Fisiche è necessario che abbiano percepito, nell’anno d’imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro;

Quali sono i debiti esclusi dalla Misura?

Non tutti i debiti sono inclusi nel nuovo Stralcio dei Ruoli. Segnaliamo:

  • I debiti delle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegali
  • I crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti
  • Le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di sentenze penali di condanna e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.

Quali sono i debiti oggetto dello Stralcio dei Ruoli?

  • I debiti delle persone fisiche e non, fino a 5.000 euro, che includono gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.
  • Rientrano nella misura anche i contributi previdenziali.

Inoltre, bisogna tenere a mente che l’annullamento avverrà per singola partita e non per cartella esattoriale.

E’ prevista la possibilità di rimborso dei pagamenti già effettuati nel Nuovo Stralcio dei Ruoli?

Secondo quanto si legge nel testo del provvedimento bollinato dalla Ragioneria di Stato:

“Restano definitivamente acquisite le somme versate anteriormente alla data dell’annullamento.”

Dunque, non è previsto un rimborso di quanto versato prima dello stralcio.

Ma quali sono i vantaggi del Nuovo Stralcio dei Ruoli?

I vantaggi e benefici principali della misura consistono proprio nell’annullamento del pagamento di determinati contributi quali:

  • capitale;
  • interessi per ritardata iscrizione a ruolo;
  • sanzioni.

Risulta dunque una grande opportunità di risparmio per tutte quelle imprese che hanno avuto difficoltà e sono state danneggiate dalla crisi causata dal COVID-19.

Per questo, è importante approfittare delle misure previste dal Decreto Sostegni. Grazie a queste agevolazioni potrai riorganizzare il tuo budget e sostenere la crescita della tua azienda.

Vuoi saperne di più sul Decreto Sostegni e sul nuovo Stralcio dei Ruoli?

Omnia Consulting Italia è il consulente finanziario adatto per la tua azienda per cogliere tutte le novità introdotte dal Decreto Sostegni.

Il nostro team di esperti, infatti, opera da quasi vent’anni in molteplici ambiti di consulenza, quali: consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food.

La nostra Mission consiste nel trovare le soluzioni migliori ai singoli problemi e alle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno. Proprio per questo, la nostra azienda si distingue per le grandi capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.

Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci.

Categorie
Consulenza Fiscale

Vantaggi e Opportunità del Rating di Legalità

Il Rating di Legalità riconosce alle aziende sane e virtuose premialità nel rapporto con le banche e nella partecipazione a bandi pubblici.

Cos’è?

Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità e correttezza da parte delle imprese che lo abbiano ottenuto.

Chi può accedere?

Possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese (sia in forma individuale che societaria) che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti:

  • sede operativa in Italia;
  • fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
  • iscrizione nel registro delle imprese da almeno due anni alla data della domanda;
  • rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.

Come funziona?

Il rating di legalità è, come già detto, un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business.

Tale riconoscimento prende la veste di un punteggio compreso tra un minimo di una stelletta e un massimo di tre stellette. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base, pari a una stelletta, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di rating di legalità, adottato con delibera n. 28361 del 28 luglio 2020.

Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento; il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stellette.

Quali sono le scadenze?

Le aziende interessate dovranno presentare la domanda utilizzando l’apposita piattaforma di Web rating. Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.

Quali sono i numeri ed i vantaggi del Rating di Legalità?

Il Rating di Legalità continua ad essere un istituto sempre più richiesto dalle imprese.
Solo nel 2020, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha registrato un incremento di domande del 12% rispetto al 2019, complessivamente circa 4.600 procedimenti.

Va sottolineato che il Rating di Legalità è un istituto premiale e quindi, soprattutto in questo momento, è di fondamentale importanza evidenziare i benefici che l’ottenimento comporta per l’azienda.

Tutte le aziende che conseguono il rating di legalità possono fruire di una serie di vantaggi.

Il primo vantaggio si esplica sul piano reputazionale. Il secondo è riconducibile ai benefici previsti in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e delle banche. Infatti, secondo Decreto MEF-MISE, 20 febbraio 2014, n. 57, il Rating deve essere preso in considerazione in sede di concessione di finanziamenti, o in sede di gara, da parte delle Pubbliche Amministrazioni e dagli Istituti di Credito.

Quindi il Rating di Legalità è tenuto in considerazione dal Codice degli Appalti pubblici, in cui viene menzionato che le Pubbliche amministrazioni tengono in considerazione il Rating come criterio premiale nella valutazione delle offerte.

Cosa vuol dire?

Questo significa che spesso il possesso del Rating di Legalità offre all’impresa la possibilità di ottenere punti in più in fase di valutazione e anche pochi punti in più possono fare la differenza tra vincere una gara o perderla.

Si pensi anche al recente voucher digitalizzazione, al bando relativo agli incentivi concessi per le società che producono energie rinnovabili od altri e diversi bandi pubblici nazionali e regionali che premiano il Rating di Legalità o con precedenza a parità di punteggio o con punteggi aggiuntivi in fase di valutazione o con maggiori riserve finanziarie rispetto alle imprese che non lo hanno.

Il Rating di Legalità si prefigura quindi come una opportunità per l’impresa che vuole:

  • Aumentare le proprie possibilità di vincere bandi di gara o ottenere finanziamenti pubblici;
  • Migliorare i rapporti con le banche in termini di condizioni economiche più vantaggiose di erogazione e snellimento delle pratiche di istruttoria;
  • Rafforzare partnership internazionali e nazionali, distinguersi sul mercato e migliorare la propria reputazione ed immagine.

La Banca d’Italia in data 13 novembre 2020 ha pubblicato l’ultimo aggiornamento circa l’attività delle Banche in tema di Rating di Legalità. Risultano 9.099 le imprese titolari del Rating di legalità che sono state finanziate nel 2019. Un dato in crescita rispetto al biennio precedente dove, le imprese beneficiate dal Rating, nel 2018 erano 6.975 e 4.400 nel 2017.

Omnia Consulting Italia può rappresentare il consulente fiscale adatto per la tua azienda che ti permetterà di cogliere le numerose opportunità del Rating Legalità.

Il nostro team di esperti, infatti, opera da quasi vent’anni in molteplici ambiti di consulenza, quali: consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food.

La nostra mission consiste nel trovare le soluzioni migliori ai singoli problemi e alle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno. Proprio per questo, la nostra azienda si distingue per le grandi capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.

Per qualsiasi dubbio e/o informazione non esitate a contattarci.

Categorie
Consulenza Finanziaria

Nuova Sabatini: cosa prevede la Misura dei Beni Strumentali

Cos’è?

Con la Nuova Sabatini il MISE permette alle PMI di erogare agevolazioni, attraverso importanti contributi, utili per investimenti in attrezzature, impianti, macchinari e, più in generale beni strumentali.

Tra questi beni è compreso anche il mondo digitale: hardware, software. In questo modo, le piccole e medie imprese possono permettersi di acquistare beni produttivi all’avanguardia, anche dal punto di vista digitale, ai quali non avrebbero potuto accedere a causa del costo elevato.

Ricapitolando, gli investimenti introdotti dalla misura possono essere utilizzati per acquistare in proprietà o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

A chi si rivolge?

La misura prevista dalla Nuova Sabatini si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

A chi non si rivolge la Nuova Sabatini?

Gli unici settori che non sono inclusi nella Nuova Sabatini e che quindi non possono accedere alle agevolazioni sono:

  • attività finanziarie e assicurative;
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Quali sono i settori interessati dalla misura Beni Strumentali?

Possono accedere alla richiesta del finanziamento tutti i settori produttivi (Anche agricoltura e pesca)

Non sono ammesse tutte quelle imprese che operano nel settore finanziario e assicurativo. Inoltre, non possono accedere alla misura neanche quelle imprese specializzate in esportazione o che prediligono prodotti interni rispetto a quelli di importazione.

In cosa consistono le agevolazioni della Nuova Sabatini?

Le agevolazione della Nuova Sabatini consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).
Inoltre, il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Ci sono delle tempistiche nell’utilizzo dell’investimento?

Sì. L’impresa deve impegnarsi a concludere l’investimento entro e non oltre 12 mesi dopo aver stipulato il contratto di finanziamento.

Se queste tempistiche non verranno rispettate, l’impresa potrebbe non godere dell’agevolazione.

Come accedere alle agevolazioni?

La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.  Le modalità di presentazione della domanda sono descritte nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico.  

Tuttavia, tale processo potrà sembrarti particolarmente ostico... 

Per questo, Omnia Consulting Italia può rappresentare il consulente finanziario adatto per la tua azienda nella presentazione della domanda per questa misura e nell’assistenza per la gestione delle agevolazioni. Il nostro team di esperti, infatti, opera da quasi vent’anni in molteplici ambiti di consulenza, quali: consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food.

La nostra mission consiste nel trovare le soluzioni migliori ai singoli problemi e alle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno. Proprio per questo, la nostra azienda si distingue per le grandi capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.

Per qualsiasi dubbio e/o informazione non esitare a contattarci.

Categorie
Consulenza Finanziaria

Contributo a Fondo Perduto: a chi spetta il Decreto Sostegni?

Il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30 e il decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41 (Decreto Sostegni) hanno previsto “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19”, in ragione del protrarsi dello stato di emergenza, ma a chi spetta il decreto Sostegni? .

I decreti hanno messo a disposizione sia misure di sostegno ad hoc, sia la semplificazione dei requisiti di accesso alle indennità esistenti.

Che cos’è il Decreto Sostegni?

Il Decreto Sostegni del Governo Draghi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale come DL 41/2020 in vigore dal 23 marzo 2021. Il nuovo decreto economico che prevede a sostegno dei redditi, tutele per il lavoro ed indennizzi per le imprese danneggiate dal COVID-19 e dei vari DPCM.

Il Decreto Sostegni, dunque, è il nuovo “ristori 5”, ma a differenza di questo, prevede un’area più ampia di aiuti, che riguardano tutte le Partite IVA a prescindere dai codici Ateco.

A quanto ammontano gli aiuti previsti dal Decreto Sostegni?

Agli esercenti attività di impresa, arti o professione e ai produttori di reddito agrario che dimostrino un calo di almeno il 30% del fatturato medio del 2020 rispetto al fatturato medio del 2019, spetta un contributo calcolato sulla differenza tra le due medie mensili 2019 e 2020 pari al:

  • 60% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 non superiori a 100.000 euro;
  • 50% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 100.000 e fino a 400.000 euro;
  • 40% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 400.000 e fino a 1.000.000 euro;
  • 30% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 1.000.000 e fino a 5.000.000 euro;
  • 20% della differenza per i soggetti con ricavi e compensi nel 2019 superiori a 5.000.000 e fino a 10.000.000 euro.

In ogni caso, il contributo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per quelle diverse da persone fisiche.
Non potrà, inoltre, superare l’importo di 150.000 euro.

Ai soggetti avviati dopo il 01.01.2019, il contributo spetta anche in assenza del calo di fatturato. Tale calcolo, comunque, andrà elaborato per stabilire il quantum del ristoro prendendo a riferimento i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA.

Indennità

Oltre a ciò, il decreto prevede un’indennità pari a 2.400, a favore di determinate categorie di soggetti, ossia a lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo.

Per quanto concerne i lavoratori in ambito sportivo, l’indennità in questione può oscillare tra i 1.200 e i 3.600, a seconda del valore dei compensi percepiti nel 2019.

Definizione Agevolata Avvisi Bonari Agenzia delle Entrate

Il Decreto Sostegni prevede la definizione agevolata degli avvisi bonari per imposte sui redditi e IVA.

Tale agevolazione è rivolta ai soggetti che hanno subito una riduzione superiore al 30% del volume d’affari dell’anno 2020 rispetto al volume d’affari dell’anno precedente, come risultante dalle dichiarazioni annuali dell’imposta sul valore aggiunto presentate entro il 30.04.2021.

Per i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA si considera l’ammontare dei ricavi o compensi risultante dalle dichiarazioni dei redditi presentate entro il 30.11.2021.

La definizione agevolata è, dunque, riservata agli operatori economici con partita IVA e non riguarda, pertanto, le persone fisiche non titolari di partita IVA.

A chi spetta il Decreto Sostegni?

Riassumendo il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni spetta a:

  • esercenti attività di impresa, arti o professione e ai produttori di reddito agrario.
  • titolari di partita IVA
  • residenti o stabiliti nel territorio dello Stato.

Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

Il contributo a fondo perduto per le partite Iva spetta però anche in assenza dei requisiti di fatturato per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.

A chi non spetta il Contributo a Fondo Perduto del Decreto Sostegni?

Il contributo non spetta ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto e a coloro che hanno attivato la partita IVA dopo tale data.

Come accedere alle opportunità introdotte dal Decreto Sostegni?

Omnia Consulting Italia, grazie ai numerosi anni di esperienza nel settore di consulenza (fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food) è in grado di cogliere e sfruttare a pieno ogni opportunità introdotta dal Decreto Sostegni a favore della vostra azienda.

La nostra Mission, infatti, si basa sulla risoluzione a 360° delle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno in molteplici ambiti, grazie anche alle ottime capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.

Per qualsiasi dubbio e/o informazione non esitate a contattarci.

Tieniti aggiornato su tutte le opportunità e novità sul mondo della finanza e dell’economia. Iscriviti qui in basso alla nostra Newsletter!

Categorie
Consulenza Legale

Marchio Storico: come Valorizzare il tuo Brand

Il Brand è una componente fondamentale per qualsiasi azienda e, per questo, la registrazione come marchio storico può costituire un vantaggio enorme.

Il marchio, infatti, oltre ad essere un elemento necessario per la tutela dei propri prodotti e servizi rappresenta un vero e proprio strumento di Strategic Marketing.

Il Marchio Storico, tra i consigli su come valorizzare il tuo brand, potrebbe essere quello più adatto alle esigenze della tua azienda.

Il Branding, infatti, è quel processo che permette di posizionare nella mente del consumatore un’immagine, un logo, una frase che riconduce ad un prodotto specifico.

Questi elementi permetto di differenziare i prodotti simili tra loro e, proprio grazie alla potenza dell’influenza del brand, determineranno la preferenza di uno rispetto ad un altro. Il branding, inoltre, provoca delle vere proprie emozioni nel consumatore che contribuiranno alla generazione di brand loyalty.

La brand loyalty è proprio quella “fedeltà” che il consumatore avrà per un determinato marchio e che ne condizionerà enormemente l’acquisto. L’obiettivo dell’azienda è dunque quello di raggiungere la brand loyalty per fidelizzare i consumatori e dunque trasformarli in clienti.

La capacità di un brand di generare valore economico si chiama brand equity; è una vera e propria risorsa immateriale dell’impresa che si basa su quello che i consumatori pensano del marchio.
La brand equity, infatti, si fonda su cinque caratteristiche: notorietà, associazioni, immagine, qualità percepita e fedeltà.

Ti sembrerà quindi chiaro come il brand non sia soltanto un logo posto per necessità, ma un vero e proprio strumento di marketing che conferisce un valore aggiuntivo parte del bilancio della tua azienda.

Ecco una serie di consigli su come valorizzare il tuo brand.

Crea un logo accattivante

brand

Sembrerà scontato, ma l’occhio vuole la sua parte. Il brand deve essere il più rappresentativo possibile affinché abbia efficacia. Per questo, molto spesso, la semplicità ripaga. Ti chiederai quindi come creare il tuo brand. Niente paura! Per realizzare un logo puoi ricorrere all’uso di diversi software come Photoshop o Canva. Se non sei un esperto dei diversi programmi di grafica, ti consigliamo di rivolgerti ad un grafico che realizzerà il logo più adatto alle esigenze della tua azienda.

Il logo o l’immagine molto spesso è essenziale soprattutto per l’attendibilità delle aziende considerate più “deboli”. Un marchio ben costruito, infatti, contribuirà a differenziare i tuoi prodotti e servizi dai tuoi competitor.

Applica il tuo brand su tutto il materiale della tua azienda

Una volta realizzato il marchio è utile comunicarlo il più possibile. Il consiglio dunque è quello di applicare il marchio sulla maggior parte del materiale che la tua azienda distribuisce ai clienti e/o a potenziali clienti. Ad es. stampa documenti, aggiornamenti ecc. su una carta intestata con il logo, realizza dei biglietti da visita e/o una brochure della tua azienda contenente il logo, sponsorizza il brand sui diversi social network ecc.

Approfitta della registrazione del tuo brand come Marchio Storico

marchio storico

Il 7 aprile 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto direttoriale che stabilisce le modalità per l’iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale.
L’iscrizione può essere richiesta dal 16 aprile 2020 presentando una domanda all’Ufficio italiano brevetti e marchi esclusivamente in via
telematica.

Perché è importante l’iscrizione al registro speciale dei marchi
storici?

Il marchio storico non è un elemento burocratico, ma rappresenta un vero e proprio strumento di marketing. Essere iscritto al registro speciale dei
marchi storici conferisce un valore aggiuntivo all’azienda che ne è in possesso, sia a livello di qualità del bene/servizio finale che di brand equity.
Il marchio storico, infatti, permette di realizzare o rafforzare il proprio vantaggio competitivo, consentendo alle aziende di stabilire, coerentemente alla brand image, nuovi premium price, traduzione del suddetto valore aggiunto.

Quali sono i requisiti per l’iscrizione nel registro del marchio storico?

Possono essere iscritti nel Registro solamente i marchi registrati da almeno 50 anni e rinnovati con continuità nel tempo. Possono essere iscritti anche marchi usati, ma non registrati. Per questi, è necessario dimostrare un uso effettivo e continuativo per almeno 50 anni. Anche tramite società diverse, ma sempre riconducibili alla medesima proprietà.

Quali sono i vantaggi?

Con l’iscrizione nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale si acquisisce la facoltà di utilizzare, per finalità commerciali e
promozionali, il logo “marchio storico di interesse nazionale” che
porterà valore aggiunto al brand della tua azienda. Oltre a ciò ci sono numerosi vantaggi. Alcuni di questi possono essere:

  • Possibilità di sfruttare il vantaggio competitivo derivante dal marchio storico nella definizione di strategie di prezzo e di posizionamento.
  • Possibilità di usufruire del Fondo per la tutela dei Marchi Storici. Tale finanziamento potrà essere usato per progetti di valorizzazione.

Quali sono gli obblighi?

E’ bene tenere a mente che le imprese sono soggette ad alcuni obblighi nel caso in cui intendano chiudere il sito produttivo di origine o quello
principale.
L’ Articolo 185-ter, comma 2 infatti stabilisce che:
“L’impresa titolare o licenziataria di un marchio iscritto nel registro speciale… notifica senza ritardo al Ministero dello sviluppo economico le informazioni relative al progetto di chiusura o delocalizzazione dello stabilimento e, in particolare:

  • i motivi economici, finanziari o tecnici del progetto di chiusura o
  • delocalizzazione;
  • le azioni tese a ridurre gli impatti occupazionali attraverso incentivi
  • all’uscita, prepensionamenti, ricollocazione di dipendenti all’interno del
  • gruppo;
  • le azioni che intende intraprendere per trovare un acquirente;
  • le opportunità per i dipendenti di presentare un’offerta pubblica di
  • acquisto ed ogni altra possibilità di recupero degli asset da parte degli
  • stessi”.

Se questi obblighi non vengono rispettati, la tua azienda potrebbe incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie.

Vuoi registrare il marchio della tua azienda come Marchio storico?

Omnia Consulting Italia, grazie alle ottime competenze in materia di consulenza legale acquisite dai nostri professionisti nel corso degli anni di
esperienza, è in grado di guidare la vostra azienda in una corretta registrazione del vostro marchio nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale.

Oltre all’ambito legale e giuridico, la nostra azienda si distingue per l’operatività in molteplici ambiti di consulenza quali: consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food.

La nostra mission, infatti, si basa proprio sulla risoluzione a 360° delle difficoltà che i nostri clienti incontrano giorno dopo giorno grazie alle ottime capacità di Problem Solving dei nostri professionisti.

Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci!

Iscriviti alla nostra Newsletter qui in basso per rimanere aggiornato su tutte le opportunità e novità in ambito finanziario ed economico.

Categorie
Consulenza Finanziaria

Come Migliorare la Visibilità della tua Azienda

Qualunque sia il tipo della tua azienda, una visibilità che funzioni è un elemento che non può mancare per la migliorare la visibilità della tua azienda.

Quando vogliamo comprare qualcosa, spesso cerchiamo quel prodotto o servizio su Google per confrontare i prezzi. Sulla base di questi ci facciamo un’idea su quanto dovremmo spendere e poi decidiamo.

Il prezzo, però, non è l’unico elemento che guida l’acquisto, ma un ruolo fondamentale è giocato dall’impressione che le persone hanno di un determinato brand.

Il valore aggiuntivo che viene percepito è dato dalla “brand equity”, ovvero da tutti gli elementi che conferiscono a un prodotto quelle features che convincono il consumatore a preferirlo rispetto ad altri prodotti simili.

Componente fondamentale della brand equity è la comunicazione e, nello specifico, come il prodotto/servizio viene presentato ai possibili acquirenti.

Ti sembrerà quindi scontato come un’ottima comunicazione si tradurrà in ottime strategie di marketing sia online che offline.

Ecco alcuni consigli per migliorare la visibilità della tua azienda:

Avere un sito veloce, intuitivo ed aggiornato

È fondamentale per qualsiasi azienda nel 2021 essere presente online. Tuttavia, avere un sito non basta.

Se il sito web è vecchio, con una grafica antiquata, di difficile lettura o magari il server su cui è appoggiato rende difficile la fruibilità e il caricamento dei contenuti, ti sembrerà evidente come il sito perderà la sua funzione primaria. C’è quindi bisogno che il sito sia al passo con i tempi sia da un punto di vista grafico che di download.

Oltre a queste caratteristiche, c’è bisogno che venga strutturato con logica. Anche le immagini, infatti, devono essere coerenti con lo stile e i contenuti.

È necessario guidare il visitatore ad una lettura il più semplice e scorrevole possibile.

Come fare questo? Magari utilizzando un font semplice, sottolineando o evidenziando parole e aggiungere immagini coerenti con quello che si scrive.

Se ciò non basta, per migliorare la visibilità del sito, puoi ricorrere ai tool che Google offre proprio per aumentare le impression e i clic.

Google Ads, infatti, ti permette di creare due tipi di investimenti per migliorare la visibilità della tua azienda.

Da un lato, puoi decidere di realizzare e sponsorizzare annunci, dall’altro migliorare il posizionamento del sito web nella ricerca su Google.  Questi, ovviamente, sono tool a pagamento che hanno un range di prezzo molto variabile basato sui clic o sulle impression e soprattutto, sugli obiettivi che intendi raggiungere.

Ottenere recensioni sul sito

Che la tua azienda offra servizi o prodotti, un’altra componente che influenza la scelta del tuo brand è data dalle recensioni.

Quando scegliamo dove andare a pranzo con gli amici molto spesso basiamo la nostra scelta proprio sulle recensioni. Chi ha più stelle, vince. Lo stesso meccanismo vale per i nostri acquisti. Le recensioni, infatti, rappresentano un vero e proprio feedback sulla qualità del prodotto. Va da sé che, se le recensioni sono perlopiù negative, tutte le strategie che ho proposto finora saranno inutili, perché perderebbero di credibilità.

Per far sì che le recensioni siano positive, occorre innanzitutto assicurarsi che il prodotto sia un prodotto di qualità. Tuttavia, spesso, questo non basta e, per rimediare, è utile offrire servizi aggiuntivi come: assistenza al cliente, reso gratuito, soddisfatti o rimborsati etc.

Puntare sui Social Network

Altra strategia che ti permetterà di aumentare la visibilità del tuo brand riguardano i social network.

Infatti sembrerà banale, ma un consiglio è quello di creare delle icone nel sito web che rimandano alle pagine aziendale social.

Questo è importante in quanto, anche se deciderai di non puntare sui social, se il sito raggiungerà un grande reach, i visitatori saranno rimandati in parte sui social aumentando, dunque, per terze parti la visibilità degli stessi.

Tuttavia, mentre il sito è una componente fondamentale per qualsiasi tipo di azienda, i social non lo sono. Infatti, è opportuno capire su quali social puntare in base a ciò di cui si occupa la tua azienda.

Es. Hai una società di consulenza finanziaria? Probabilmente Linkedin è il social più adatto a te. Hai un negozio di giocattoli? TikTok potrebbe rappresentare un’opportunità innovativa per far crescere il tuo business.

Bonus Pubblicità

Oltre alle classiche strategie di marketing, puoi approfittare anche degli aiuti statali a sostegno delle piccole e medie imprese per migliorare la visibilità della tua azienda.

L’articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e s.m.i. ha istituito, dall’anno 2018, un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, con un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente, effettuati dalle imprese, dai lavoratori autonomi e dagli enti non commerciali, sulla stampa e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale.

A chi è rivolto il Bonus Pubblicità?

Il bonus pubblicità è indirizzato a tutte quelle imprese, liberi professionisti ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie. Queste agevolazioni, inoltre, non riguardano soltanto la stampa quotidiana e periodica, ma possono essere applicate sulla pubblicità online, tv e radio.

Come accedere al Bonus?

Per accedere al “Bonus Pubblicità” è necessario inviare la domanda tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal 1° al 31 marzo dell’anno di interesse (“Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”). Dopodiché dal 1° al 31 gennaio dell’anno seguente, dovrà essere presentata la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

Omnia Consulting Italia ti aiuta a migliorare la visibilità della tua azienda

Rispetto alle strategie precedenti, quest’ultima potrà sembrarti più complicata e di difficile accesso.

Proprio per questo, Omnia Consulting Italia, grazie alle ottime hard e soft skill sviluppate nel corso degli anni in ambito di consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food, è in grado di fornire un servizio estremamente professionale che si traduce in un’assistenza valida e competente e in una guida attenta, passo dopo passo, nella richiesta e nella gestione del bonus pubblicità.

Categorie
Consulenza Legale

Antiriciclaggio nel Mercato dell’Arte: come evitare di incorrere in problemi legali

Il mercato dell’arte, con i suoi beni artistici e da collezione, genera da sempre un certo appeal al punto da essere tutelato dalle norme in materia di antiriciclaggio.

Questo appeal non si limita a chi lavora onestamente e con passione nel settore dell’arte. Sono attratti anche i cosiddetti “predatori d’arte“.

Questi ultimi, infatti, acquistano le opere d’arte con “denaro sporco” per poi rivenderle all’asta. L’intento è quello di incassare “denaro pulito“. In questo modo mettono in atto la pratica scorretta del riciclaggio.

E’ estremamente importante prestare attenzione a questo fenomeno. Gli operatori onesti, gallerie d’arte, collezionisti, antiquari etc., spesso partecipano in maniera del tutto involontaria a queste pratiche scorrette.

Per questo spesso sono soggetti a sanzioni che sono previste dalle norme in vigore in materia di Antiricilaggio.

Ma andiamo ad analizzare nello specifico tale fenomeno e i rischi che ne derivano per gli operatori e i commercianti onesti.

Che cos’è il Riciclaggio e l’Antiriciclaggio?

antiriciclaggio

Per comprendere l’importanza e la pericolosità del fenomeno del riciclaggio è opportuno fornire una definizione il più chiara e semplice possibile:

Secondo il Gruppo d’Azione Finanziaria (GAFI), “Il riciclaggio è il reimpiego dei profitti, derivanti da attività delittuose, in attività lecite di carattere commerciale e finanziario.

Sfruttando la fungibilità e la prolificità del denaro turbano la concorrenza tra imprese e inquinano l’economia”.

Il riciclaggio è quindi quell’attività criminale che, attraverso investimenti illeciti, mira a trasformare attività illecite in attività lecite.

L’antiriciclaggio, quindi, comprende tutte quelle normative che mirano a contrastare il fenomeno del riciclaggio. Questa disciplina non ha solo carattere nazionale, ma anche europeo.

Quali sono gli obblighi in materia di Antiriciclaggio?

Gli operatori del mercato dell’arte e gli operatori professionali in oro sono tenuti a segnalare le operazioni sospette in ambito di riciclaggio.
Secondo quanto si legge da “Antiriciclaggio, Gallerie d’arte, case d’asta, operatori professionali oro” di Giuseppe Miceli, queste operazioni sospette devono essere individuate tenendo conto di diversi indicatori:

  • Indicatori connessi al cliente, ad esempio: il cliente è riluttante nel fornire le informazioni per l’identificazione;
  • Indicatori connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali, ad esempio: la richiesta di prestazioni non compatibili con il profilo economico patrimoniale o con l’attività del cliente;
  • Indicatori relativi alle modalità di pagamento dell’operazione, ad esempio: la proposta di regolare pagamenti mediante strumenti del tutto incoerenti rispetto alla prassi corrente dell’operazione;
  • Indicatori relativi alla costituzione e amministrazione di società, trust ed enti analoghi;
  • Indicatori relativi ad operazioni aventi ad oggetto beni immobili o mobili registrati;
  • Indicatori relativi ad operazioni contabili e finanziarie, ad esempio: operazioni aventi come effetto l’occultamento di disponibilità finanziarie o caratterizzate da importi incoerenti rispetto al profilo o all’attività del cliente”.

Questi indicatori sono di estrema importanza perché se l’operatore commerciale “non ha elementi a sufficienza per effettuare le dovute verifiche sul potenziale cliente, deve astenersi dall’intraprendere un rapporto duraturo, ovvero dal prestargli il servizio; inoltre deve valutare anche la possibilità di segnalarne l’ambiguità alle autorità competenti”.

Come evitare di incorrere in sanzioni

Come si è avuto modo di leggere, molto spesso le gallerie d’arte ed i professionisti del settore non sono a conoscenza della loro partecipazione (involontaria) a pratiche scorrette come il riciclaggio e/o la contraffazione.

Risulta, dunque, spesso necessario introdurre la figura del consulente esperto che vada ad eliminare ogni rischio reale di incorrere in tale scenario e, dunque, di scongiurare il sorgere di problemi dal punto di vista amministrativo e/o penale.

Omnia Consulting Italia si configura come il consulente più adatto alle esigenze della vostra azienda. Grazie alla nostra esperienza e alle hard skill che i nostri professionisti hanno avuto modo di sviluppare nei numerosi anni di attività, siamo in grado di fornire un’assistenza estremamente valida e competente per scongiurare ogni tipo problema di natura legale.

Il nostro team di esperti, infatti, opera da anni in molteplici ambiti di consulenza, quali: consulenza fiscale, legale, del lavoro, finanza agevolata, finanziamenti bancari, operazioni straordinarie e controllo di gestione ed area Agri-Food.

Come anticipato all’inizio dell’articolo, la nostra mission si basa proprio sulla risoluzione dei problemi che impediscono una crescita profittevole della vostra azienda.

Per qualsiasi dubbio e/o informazione non esitate a contattarci.