Categorie
Consulenza Finanziaria Consulenza Fiscale Consulenza Legale

Calendario scadenze End of Waste, Raee, Cementifici, Rottami Ferrosi, Inquinamento Acustico

A seguire alcune proroghe in materia ambientale contenute nel decreto Milleproroghe:

  • Proroga dell’adeguamento alle previsioni del Dm 152/2022 sull’End of Waste dei rifiuti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale fino al 4 maggio 2023 per una eventuale revisione del decreto. Le imprese hanno tempo fino al 4 novemebre 2023 per adeguarsi sotto il profilo tecnico e amministrativo alle previsioni del decreto.
  • Slitta al 31 dicembre 2023 la deroga ai quantitativi di rifiuti avviati a recupero energetico nei cementifici.
  • Sul fronte Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) i responsabili di impianti fotovoltaicidi potenza nominale superiore o uguale a 10 kW possono comunicare al Gse e a un sistema collettivo la scelta di partecipare, a condizione che tali impianti siano entrati in esercizio nel periodo compreso tra il 2006 e il 2012. 
  • Per quanto riguarda i rottami ferrosi, si protrae al 31 dicembre 2023 l’obbligo di inviare la notifica per l’export extra UE (riguarda le operazioni che superano le 250 tonnellate o le 500 nell’arco di un mese)

ATTENZIONE! Per le omesse notifiche di export di rottami ferrosi sanzioni pari al 30% dell’importo dell’operazione

  • Sul fronte dell’inquinamento acustico, slitta al 18 aprile 2024 il termine entro cui elaborare e trasmettere i piani di azione per il controllo dell’inquinamento acustico da parte delle autorità indicate dalle Regioni e dei gestori di servizi pubblici di trasporto.
Categorie
Consulenza Finanziaria

FRI-Tur

FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli
investimenti di sviluppo nel turismo)
è l’incentivo che mira a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di
digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

Quali sono le spese ammissibili?

Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:

  • riqualificazione energetica
  • riqualificazione antisismica
  • eliminazione delle barriere architettoniche
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
  • ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
  • realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
  • digitalizzazione
  • acquisto o rinnovo di arredi

L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa
richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese
ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di
euro
.

Inoltre, i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Chi sono i beneficiari?

I soggetti individuati come potenziali fruitori del regime di aiuto sono:

  • imprese alberghiere;
  • strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96;
  • strutture ricettive all’aria aperta;
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi
  • compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici ed
  • i parchi tematici.

A quanto ammonta l’agevolazione?

Sono previste due forme di incentivo:

  1. contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi
    ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla
    base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal
    PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
  2. finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un
    tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e
    15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata
    massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di
    finanziamento.
    (Cliccare qui per consultare l’elenco delle banche aderenti).

Quali le scandenze?

E’ stato prorogato a lunedì 20 marzo 2023, ore 12 il termine iniziale di presentazione della domanda per aderire alle agevolazioni sugli investimenti da 500mila a 10 milioni di euro previste dal Fri-Tur, l’incentivo per migliorare i servizi di ospitalità e potenziare le strutture ricettive (articolo 3, Dl 152/21 convertito dalla legge 233/21).

Inoltre, è stato prorogato anche il termine finale alle ore 12 di giovedì 20 aprile.

Categorie
Consulenza Fiscale Consulenza Legale

Organi di controllo nelle Srl: ultima chiamata per la nomina

L’articolo 379, comma 3, vigente sin dal 16 marzo 2019, ha modificato il regime di prima nomina nelle srl dell’organo di controllo e/o del revisore.

In particolare, la nomina è obbligatoria nel caso in cui la Srl:

  • sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato;
  • controlli una società obbligata alla revisione legale dei conti;
  • abbia superato, per due esercizi consecutivi, almeno uno dei limiti (totale dell’attivo 4 milioni; ricavi 4 milioni; dipendenti mediamente occupati 20 unità).

Sin dal 2019, infatti, le società sono obbligate a istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati a rilevare tempestivamente la crisi di impresa e la perdita della continuità e ad attivarsi per l’adozione di opportuni provvedimenti risolutivi. 

Pertanto, la nomina dell’organo di controllo favorisce la realizzazione del sistema ideato nell’articolo 2086 del Codice civile e, in combinazione con quanto previsto nel Codice della crisi, consente di conseguire l’obiettivo della emersione tempestiva delle situazioni di crisi, dal momento che l’organo di controllo è tenuto a effettuare la segnalazione circa le condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario in cui si trova la società all’organo di amministrazione, attivando con quest’ultimo un intenso scambio di informazioni per favorire la soluzione della crisi.

Nello specifico, l’originaria versione dell’articolo 379, comma 3, del Codice della crisi prevedeva che le srl già costituite alla data di entrata in vigore della medesima, al ricorrere delle condizioni in cui si rende obbligatoria la nomina per il superamento dei limiti dimensionali di cui all’articolo 2477 dovevano provvedere entro nove mesi dalla data di entra in vigore della norma, vale a dire entro il 16 dicembre 2019.

Con l’articolo 51-bis del Dl 34/2020, l’articolo in questione è stato modificato cambiando le parole “entro il 16 dicembre 2019” con “entro la data di approvazione dei bilanci relativi all’esercizio 2021“. 

Tuttavia, l’articolo 1 bis, inserito in sede di conversione del Dl 118/2021 ha previso un’ulteriore proroga per la nomina degli organi di controllo, consentendo alle società che non vi avessero già provveduto, di differire la possibilità di nominare alla data di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 20221, ovvero nel corso del 2023

Categorie
Consulenza Finanziaria

Bando Inail Isi 2022

L’Inail rinnova il proprio sostegno alle aziende che scelgono di investire in prevenzione: anche quest’anno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 26 del 1° febbraio 2023) l’avviso relativo al bando ISI 2022. Da anni, infatti, l’INAIL finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in attuazione dell’articolo 11, comma 5, del dlgs n. 81/2008.

In cosa consiste l’agevolazione?

Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:

  1. Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale – Assi di finanziamento 1.1 e 1.2
  2. Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) – Asse di finanziamento 2
  3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto – Asse di finanziamento 3
  4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività – Asse di finanziamento 4
  5. Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.

Tra le novità più importanti, le imprese possono finanziare anche l’impianto fotovoltaico e/o solare termico

A quanto ammonta l’incentivo?

Le imprese possono ottenere contributi a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili per invstimenti.  Inoltre, sono confermate l’applicazione del regime “de minimis” e la procedura di accesso con click-day.

A chi è rivolto l’incentivo?

L’iniziativa è rivolta:

  • a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento; in particolare, quale intervento sistemico per la sicurezza sul lavoro, l’Asse 1.2 permette di sostenere gli investimenti per l’adozione di modelli organizzativi e responsabilità sociale anche alle imprese impegnate nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro).
  • agli enti del terzo settore limitatamente all’asse di finanziamento 2

Quali le scandenze?

L’apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda è fissata al 2 maggio 2023. La chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda 16 giugno 2023, ore 18:00.

Categorie
Area Agri-Food Consulenza Finanziaria Consulenza Fiscale

Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica – FNEE

Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica – FNEE è un incentivo che sostiene la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.

In cosa consiste l’agevolazione?

Per le Imprese e le ESCO le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento e/o garanzia. Le richieste di accesso alle agevolazioni sotto forma di garanzia e/o garanzia e finanziamento devono essere esclusivamente presentate attraverso banche o intermediari finanziari a vantaggio dei soggetti beneficiari.

Per la PA le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento.

Nello specifico

Per quanto rguarda la Garanzia:
E’ prevista per le Imprese e le ESCO su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed interessi) e copre fino all’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro. Durata massima di 15 anni (art. 9 comma 3 del DM).

Per quanto riguarda il Finanziamento a tasso agevolato dello 0.25%:

  • Per le Imprese e le ESCO a copertura di un massimo del 70% dei costi agevolabili per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni (art. 9 comma 4 del DM)
  • Per le PA a copertura di un massimo del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di interventi su infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica) per importi compresi tra 150.000 e 2.000.000 euro. Durata massima 15 anni (artt. 13 e 14 del DM).

Il soggetto beneficiario deve garantire la copertura finanziaria del progetto di investimento pari all’importo non coperto dalle agevolazioni concedibili (e comunque non inferiore al 15%)

Cumulabilità delle agevolazioni:

Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti di stato (comunitari, nazionali e regionali) nel limite del regolamento di riferimento: artt. 38 e 46 del GBER e regime de minimis. Nel caso di PA sono cumulabili con contributi fino ad un finanziamento massimo complessivo pari al 100% dei costi ammissibili.

Cos’è possibile finanziare?

Sono finanziabili le iniziative riguardanti:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali,
  • la realizzazione e/o l’implementazione di reti ed impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento,
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa la pubblica illuminazione,
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Chi sono i beneficiari?

  • Imprese (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
  • ESCO (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
  • Pubbliche Amministrazioni (in forma singola o associata/aggregata quali Protocolli d’intesa, Convenzioni, Accordi di programma)

Quali le scandenze?

Le domande possono essere inviate esclusivamente online, attraverso Invitalia. Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti).

Per avere maggiori informazioni sulle spese ammissibili, vi invitiamo a consultare l’incentivo sul sito web di Invitalia.

Categorie
Area Agri-Food Consulenza Finanziaria Consulenza Fiscale

Incentivi sull’immissione di biometano nella rete del gas naturale

Incentivi sull’immissione di biometano sono assegnati tramite aste a ribasso e consistono in un contributo del 40% sugli investimenti e una tariffa incentivante applicata sulla produzione netta per 15 anni.

Quale tipo di biometano viene incentivato?

Il Decreto definisce biometano il combustibile gassoso ottenuto dalla purificazione (depurazione e raffinazione) del biogas, in modo da risultare idoneo per l’immissione nella rete del gas naturale.

In sostanza, è incentivabile esclusivamente il biometano prodotto da impianti agricoli o da impianti a rifiuti organici, che rispetti le caratteristiche di qualità e sia conforme ai requisiti di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra previsti dalle norme.

Quali sono gli incentivi?

Gli incentivi saranno riconosciuti in forma di contributo a fondo perduto:

  • calcolato come percentuale delle spese ammissibili, fino ad un massimo del 40% dell’investimento sostenuto;
  • tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano per 15 anni.

Come accedere agli incentivi per la produzione di biometano?

Gli incentivi sono assegnati tramite procedure competitive pubbliche (aste a ribasso) e le domande per partecipare a questa prima asta vanno presentate dalle 12 del 30 gennaio fino alle 12 del 31 marzo 2023, previa registrazione del richiedente sul sito del Gse nella sezione “Area Clienti”.

La graduatoria sarà pubblicata entro 90 giorni dalla data di chiusura del bando.

Categorie
Consulenza Finanziaria Consulenza Fiscale Consulenza Legale

Rottamazione Quater

La rottamazione quater comprende nello specifico tutti gli affidamenti effettuati sino al 30 giugno 2022. 

Quali sono i vantaggi?

Numerose sono le novità e i profili di convenienza rispetto alla precedente rottamazione-ter, che si fermava al 31 dicembre 2017. I maggiori vantaggi riguardano l’entità dello stralcio, l’individuazione delle entrate incluse e le conseguenze della decadenza dal piano dei pagamenti

  • In particolare, i debitori che hanno in scadenza le ultime rate della rottamazione-ter nel 2023, già a partire da quella del mese di febbraio, potrebbero abbandonare la precedente definizione per includere il carico residuo nella quarta edizione della definizione agevolata
  • Si dispone che per le sanzioni diverse dalle sanzioni tributarie e previdenziali, comprese le multe stradali, sonoannullati gli interessi e le maggiorazioni, mentre resta dovuta la sorte capitale e le spese sostenute dall’agente della Riscossione, anche per la notifica della cartella.
  • A differenza della Rottamazione Ter, vengono azzerati anche tutti gli interessi e l’aggio. E’ necessario dunque pagare solo la sorte capitale, le spese di notifica delle cartelle ed eventuali spese per procedure esecutive, se presenti.
  • A differenza del passato, nella nuova rottamazione, i soggetti che decadono dalla sanatoria non perdono il diritto a chiedere una nuova rateizzazione, nel rispetto dei limiti stabiliti a regime dell’art. 19, Dpr 602/1973.
  • Nella nuova definizione agevolata possono essere inclusi i carichi indicati in tutte le precedenti rottamazioni anche in caso di intervenuta inefficacia della stessa.

Dunque, un debitore che ha ancora in corso la rottamazione ter potrà abbandonare tale procedura per inserire il debito residuo nell’istanza da presentare entro la fine del mese di aprile. Nello specifico, le ultime rate della rottamazione ter scadono nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre del 2023. Di conseguenza, tali soggetti potranno non pagare nulla il prossimo febbraio e trasmettere una nuova istanza con la rottamazione quater e beneficiando di un’ulteriore dilazione. 

Quando presentare domanda?

La relativa domanda va presentata entro il 30 aprile 2023.

Categorie
Consulenza Finanziaria

Proroga Bonus Pubblicità e Contributi Diretti

Slitta la finestra per le prenotazioni del bonus per investimenti pubblicitari realizzati nel 2022 sulla stampa e le emittenti radio-televisive. 

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria con avviso del 21 dicembre comunica che i termini per la presentazione della dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti pubblicitari realizzati nell’anno 2022 sono stati differiti al periodo 9 gennaio – 9 febbraio 2023 (anziché dal 1° al 31 gennaio 2023).

Si precisa che i soggetti che hanno presentato la “comunicazione per l’accesso” al bonus pubblicità per l’anno 2022 (da inviare tra il 1 e il 31 marzo del 2022, termine prorogato all’8 aprile 2022), per confermare la “prenotazione” devono inoltrare la “dichiarazione sostitutiva” dal 9 gennaio al 9 febbraio 2023.

Resta invariata la modalità per la presentazione del modello di dichiarazione sostitutiva telematica, che deve essere inviato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile con Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Domanda entro fine mese per beneficiare dei contributi diretti

Fino al 31 gennaio è attiva la piattaforma per la presentazione dei contributi diretti per il 2022 a favore delle imprese editrici di quotidiani, nazionali e diffusi all’estero, e di periodici nazionali. 

Possono accedere al contributo:

  • le cooperative giornalistiche che editano quotidiani e periodici;
  • le imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, per massimo cinque anni a decorrere dal 15 novembre 2016.
  • gli enti senza fini di lucro , ovvero le imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale è interamente detenuto da tali enti;
  • le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche;
  • le imprese editrici di quotidiani italiani editi e diffusi all’estero o editi in Italia e diffusi perlopiù all’estero. 

I requisiti d’accesso sono disciplinati dal Dlgs 70/2017.

Categorie
Consulenza Finanziaria

Etichettatura ambientale degli imballaggi: al via l’obbligo dal 1° gennaio 2023

Debutta il 1° gennaio l’obbligo di etichettatura ecologica per gli imballaggi e da quella data non sarà più possibile immettere in commercio quelli che ne saranno privi.

Quelli già immessi in commercio, o provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio possono essere commercializzati fino a esaurimento delle scorte (DI 228/2021).

Se la dimensione dell’imballaggio non permette l’inserimento delle informazioni si possono usare QR Code o App per fornire i dati necessari.

Quali sono le sanzioni?

Tale termine è l’esito di una serie di proroghe che si sono succedute dal 2020, l’ultima delle quali scade il prossimo 31 dicembre (articolo 11, comma 1, DI 228/2021).
L’eco etichetta è prevista dall’articolo 219, comma 5, Digs 152 /2006 (“Codice ambientale”) e la sua mancata osservanza è colpita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 25mila euro, prevista dall’articolo 261, comma 3 del medesimo testo.

Inoltre, Dm 360/2022 contiene apposite linee guida e aiuta le imprese nei nuovi adempimenti tesi a facilitare raccolta, riutilizzo, recupero e riciclaggio degli imballaggi, nonché a fornire una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali. Per questo, sugli imballaggi destinati al consumatore devono esserci anche le indicazioni per aiutarlo nella raccolta differenziata.

Le informazioni che devono essere inserite sull’etichetta sono:

  • il tipo di imballaggio (descrizione scritta per esteso o rappresentazione grafica);
  • l’identificazione del materiale usato (con una codifica alfanumerica ai sensi della Decisione 97/129/CE), integrata eventualmente con l’icona prevista ai sensi della UNI EN ISO 1043-1:2002 (imballaggi in plastica), oppure ai sensi della CEN/CR 14311:2002 (imballaggi in acciaio, alluminio e plastica);
  • la famiglia del materiale di riferimento e l’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata)  

oppure

  • indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata) e, nel caso si tratti di raccolta differenziata, indicazione del materiale di riferimento.

A ogni materiale il suo colore

Inoltre, ogni materiale ha il suo colore: blu per la carta, marrone per l’organico, giallo per la plastica, turchese per i metalli, verde per il vetro e grigio per l’indifferenziato.

Per identificare e classificare il contenitore, i produttori devono indicare la natura sia dei materiali di imballaggio utilizzati sia degli ulteriori obblighi di marcatura previsti per gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile (articolo 182-ter, comma 6, lettera b), DIgs 152/2006) che, opportunamente etichettati, sono raccolti e riciclati insieme ai rifiuti organici.

Categorie
Consulenza del Lavoro Consulenza Finanziaria Consulenza Fiscale Consulenza Legale

Ecco le principali novità del 2023: dagli avvisi bonari ai mutui

AVVISI BONARIControlli automatizzati con mini sanzione al 3%

Tregua fiscale per gli avvisi bonari ricevuti dai contribuenti per gli errori emersi dai controlli automatizzati del Fisco.
I contribuenti potranno definire con modalità agevolate le somme dovute e contestate bonariamente dall’amministrazione finanziaria e relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

Ma attenzione, per queste somme dovute il termine di pagamento non deve essere ancora scaduto alla data di entrata in vigore del 1 gennaio 2023, ovvero i cui avvisi siano stati recapitati successivamente a questa data.
Per la definizione agevolata sarà necessario versare le imposte e i contributi previdenziali dovuti, accompagnati dagli interessi e dalle somme aggiuntive, nonché dalle sanzioni ultra ridotte al 3% contro il 30% ridotto a un terzo.

ERRORI FORMALIIrregolarità sanate con 200 euro

Sanabili anche irregolarità, infrazioni e inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, comunque che non rilevano nella determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap e sul pagamento di questi tributi, sempre che commesse fino al 31 ottobre 2022.

Per chiudere il conto e rimuovere l’errore meramente formale si dovrà pagare una somma a forfait di 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni, eseguito in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024.

RAVVEDIMENTO SPECIALE – Rate con interessi al 2% annuo

Chance ravvedimento speciale per tutti i tributi amministrati dalle Entrate e che riguardano dichiarazioni 2022 relative ai redditi del 2021 e a periodi d’imposta precedenti.
Per accedere al nuovo ravvedimento in deroga a quello ordinario si dovrà versare un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi dovuti. Il pagamento potrà essere rateizzato in 8 appuntamenti trimestrali di pari importo con scadenza della prima rata fissata al 31 marzo 2023.

Su quelle successive alla prima, da versare, rispettivamente, entro il 30 giugno, il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno, sono dovuti gli interessi nella misura del 2% annuo, come indicato da un correttivo approvato nel passaggio alla Camera.
La regolarizzazione è comunque possibile solo se le violazioni non siano state già contestate, alla data del versamento della prima rata, con atto di liquidazione, di accertamento o di recupero, di contestazione e di irrogazione delle sanzioni, compresi gli avvisi bonari da controlli automatizzati.

ACCERTAMENTI – Sanzioni a un diciottesimo

Sanzioni ridotte, da un terzo a un diciottesimo del minimo per gli accertamenti con adesione.
Si possono sanare processi verbali di constatazione consegnati entro la data del 31 marzo 2023, gli avvisi di accertamento, rettifica e liquidazione, non impugnati e ancora impugnabili, nonché gli avvisi notificati entro il 31 marzo 2023.
Lo stesso taglio alle sanzioni a un diciottesimo è applicato anche agli atti di accertamento con adesione notificati al contribuente per gli inviti a comparire per l’avvio del procedimento di definizione dell’accertamento.
Le somme dovute possono essere versate anche ratealmente in un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre successivo al pagamento della prima rata. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi al tasso legale. La norma esclude qualsiasi forma di compensazione.

LITI PENDENTI – Definizione anche con le Dogane

La definizione agevolata delle liti pendenti riguarderà anche le controversie in cui è parte l’agenzia delle Dogane.
A questa novità introdotta nel cammino parlamentare si aggiunge anche il chiarimento che con il deposito della documentazione attestante l’adesione alla procedura e della copia dei versamenti dovuti entro il 10 luglio 2023, il processo è dichiarato estinto e le spese del processo restano a carico della parte che le ha anticipate, in relazione alle controversie pendenti in ogni stato e grado.

CONCILIAZINE – L’accordo riduce le penalità

In alternativa alla definizione agevolata delle controversie, si può optare entro il 30 giugno 2023 per un accordo conciliativo fuori udienza le controversie tributarie pendenti su atti impositivi in cui è parte l’agenzia delle Entrate.
E’ necessario sottoscrivere un accordo tra le parti nel quale sono indicate le somme dovute con i termini e le modalità di pagamento.

All’accordo conciliativo si applicano le sanzioni ridotte ad un diciottesimo del minimo previsto dalla legge (invece del 40% o 50% del minimo, normalmente previsto secondo il grado di giudizio in cui interviene la conciliazione), gli interessi e gli eventuali accessori.

LITI IN CASSAZIONE – Premiata la rinuncia alla controversia

Un’altra sanatoria già contenuta nel Ddl di Bilancio entrato alla Camera riguarda la rinuncia agevolata, entro il 30 giugno 2023, alle controversie tributarie in cui è parte l’agenzia delle Entrate e che sono pendenti in Cassazione.
La rinuncia avviene mediante definizione transattiva con la controparte di tutte le pretese azionate in giudizio.

Con la rinuncia agevolata si dispone il pagamento delle somme dovute per le imposte, gli interessi e gli accessori, ma con sanzioni ridotte ad un diciottesimo del minimo previsto dalla legge.

OMESSI VERSAMENTI – Niente sanzioni e interessi

Possibile regolarizzare l’omesso o carente versamento dei tributi amministrativi dalle Entrate in relazione a: rate, successive alla prima, relative alle somme dovute a seguito di accertamento con adesione o di acquiescenza agli avvisi di accertamento, degli avvisi di rettifica e liquidazione, ma anche a seguito di reclamo o mediazione; importi, anche rateali, relativi alle conciliazioni giudiziali. La regolarizzazione richiede l’integrale versamento di quanto dovuto entro il 31 marzo 2023, o in un massimo di venti rate di pari importo, e consente al contribuente di versare la sola imposta senza sanzioni e interessi.

STRALCIO 1.000 EURO – Cancellazione con l’ok dei Comuni

Restyling parlamentare per la cancellazione delle mini-cartelle fino al mille euro affidati alla riscossione dal 2000 al 2015.
Estesi di due mesi i termini in cui dovrà essere effettuata l’operazione: dal 31 gennaio si passa al 31 marzo 2023.

I crediti di competenza degli enti locali e degli enti previdenza privati saranno annullati solo se verrà adottata una delibera entro il 31 gennaio 2023, che andrà comunicata all’agente della riscossione e resa nota attraverso i siti istituzionali.
In ogni caso, l’annullamento automatico sarà limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora ma non scatterà per il capitale dovuto per l’importo maturato come rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

Per le sanzioni amministrative, incluse quelle per le multe stradali, l’annullamento riguarderà solo per gli interessi e non, invece, per le sanzioni e il rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica, che dovranno comunque essere pagate dal debitore.

ROTTAMAZIONE CARTELLE – Lo sconto si estende anche all’aggio

Nuova rottamazione delle cartelle estesa anche alle multe stradali, ma in questo caso lo sconto riguarderà gli interessi e l’aggio.
Con le modifiche introdotte in Parlamento, la manovra prevede infatti che la definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 30 giugno 2022 sia estesa alle sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributari o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, comprese le sanzioni per violazioni del codice della strada, ma limitatamente agli interessi e all’aggio.

CRIPTO VALUTE – Sanatoria sui redditi

La manovra 2023 interviene sulle cripto valute sia nel definire le regole di tassazione, sia introducendo una sanatoria per tutti i contribuenti che non hanno indicato in dichiarazione il possesso di cripto attività, nonché i redditi che possono essere derivati da queste.
Per aderire alla regolarizzazione delle cripto valute detenute fino al 31 dicembre 2021 i contribuenti dovranno presentare una domanda di emersione sulla base di un modello ad hoc e delle regole che saranno fissate dall’agenzia delle Entrate nei prossimi mesi.

La comunicazione dovrà essere accompagnata dal versamento della sanzione per l’omessa indicazione dei dati nei quadri della dichiarazione.
Se poi il contribuente dovesse aver conseguito un reddito dal possesso delle cripto attività emerse, sarà tenuto anche al versamento di un’imposta sostitutiva in misura pari al 3,5% del valore delle cripto-attività detenute al termine di ogni anno o al momento del realizzo.

SOCIETA’ SPORTIVE – Iva e ritenute versabili in 60 rate

Una scialuppa di salvataggio per recuperare e scaglionare i versamenti già sospesi di Iva e ritenute per le federazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, compresi club della serie A di calcio.
La scadenza dei versamenti è stata fissata dalla manovra al 29 dicembre 2022 saldando in unica soluzione o frazionando il conto in 60 rate con le prime tre da corrispondere sempre entro il 29 dicembre 2022 (le successive rate mensili sono dovute entro l’ultimo giorno di ciascun mese, a decorrere dal mese di gennaio 2023).

Il tutto versando anche una sanzione aggiuntiva del 3% sulle somme complessivamente dovute, da versare, per intero, contestualmente alla prima rata.

BONUS PSICOLOGO IMPORTO PIU’ CHE RADDOPPIATO

Arriva la stabilizzazione il bonus psicologo che era stato previsto dal decreto Milleproroghe dello scorso anno. L’importo massimo ottenibile sale da 600,00 Euro (per i soggetti con Isee più basso) a 1.500,00 Euro.

A fronte di questo doppio intervento, però, ci saranno meno risorse a disposizione rispetto ai 25 milioni messi in campo per il 2022. Per il 2023 la manovra destina alla misura 5 milioni che crescono a 8 milioni dal 2024. Resta ferma la condizione che il contributo non spetta alle persone con Isee superiore a 50 mila Euro

CONTANTE – LA SANZIONE SCATTA DA 5 MILA EURO

Tetto più alto per i pagamenti in contante. Dal 1° gennaio 2023 la manovra porta il limite massimo di utilizzo del cash per regolare i pagamenti a 4.999,99 Euro. In sostanza, da 5 mila Euro in poi il comportamento diventa sanzionabile. Si realizza in questo modo un innalzamento della soglia attualmente in vigore, che è pari ad 1.999,99 Euro.

POS – RIFIUTO CON DOPPIA SANZIONE

Resta la doppia sanzione senza limiti sui mancati pagamenti con il Pos (fissa da 30 euro più una variabile dal 4% del valore della transazione). Il passaggio parlamentare della manovra fa dietro front sulla soglia dei 60 euro da cui sarebbero scattate le sanzioni e stabilisce un percorso di confronto tra associazioni di categoria e operatori dei servizi di pagamento per arrivare ad un taglio dei costi sulle transazioni fino a 30 euro. Senza intesa, scatterà un contributo a carico degli operatori dei servizi di pagamento che andrà ad alimentare un fondo per la riduzione dei costi.

MUTUI – POSSIBILE PASSARE DAL VARIABILE AL FISSO

Possibile rinegoziare a condizioni predefinite un mutuo a tasso variabile, stipulato o accollato entro il 2022, per l’acquisto o la ristrutturazione di un’abitazione e trasformarlo a tasso fisso. Il mutuo deve avere importo originario non superiore a 200 mila Euro e al momento della domanda di rinegoziazione il richiedente deve avere un Isee non superiore a 35 mila Euro e non aver pagato le rate in ritardo (salvo diverso accordo tra le parti).